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Studio FIRST: le strategie antiretrovirali a base di NNRTI o PI nella terapia iniziale dei pazienti con HIV, naive al trattamento


Lo studio FIRST ha confermato le strategie iniziali di trattamento nei pazienti con infezione da virus HIV.

Tra il 1999 ed il 2002, 1397 pazienti naive al trattamento antiretrovirale sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 1:1:1 a:

- strategia con inibitore della proteasi [ inibitore della proteasi ( PI ) associato ad un NRTI ( inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa ); n = 470 ] ;

- strategia con inibitore non-nucleosidico della trascrittasi inversa ( NNRTI associato a NRTI; n = 463 );
- strategia a 3 classi ( inibitore della proteasi associato a NNRTI e a NRTI; n = 464 ).

Gli end point primari compositi erano rappresentati da evento AIDS definente, morte, riduzione della conta delle cellule CD4 a meno di 200 cellule per mm3 per l’inibitore della proteasi versus NNRTI, e cambiamenti medi nella conta delle cellule CD4 a 32 mesi o dopo per le 3 classi versus le 2 classi.

1397 pazienti sono stati valutati per l’end point composito

Un totale di 388 partecipanti hanno raggiunto l’end point composito, 302 hanno sviluppato l’AIDS o sono morti e 188 sono deceduti.

L’hazard ratio ( HR ) di NNRTI versus l’inibitore della proteasi per l’end point composito per l’AIDS o la morte, per la morte, e per il fallimento virologico sono stati 1.02, 1.07, 0.95 e 0.66, rispettivamente.

1196 pazienti sono stati valutati per 3 classi versus le 2 classi per l’end point primario.

I cambiamenti medi nella conta delle cellule CD4 a 32 mesi o dopo sono stati +234 cellule per mm3 e +227 cellule per mm3 per la strategia a 3 classi versus quella a 2 classi ( p = 0.62 ), rispettivamente.
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L’hazard ratio ( 3 classi versus 2 classi ) per l’AIDS e per la morte è risultato simile tra i partecipanti con concentrazioni HIV RNA al basale inferiore a 100.000 copie per ml o più.

I partecipanti assegnati alla strategia a 3 classi avevano maggiore probabilità di interrompere il trattamento a causa di effetti tossici rispetto ai pazienti assegnati alle strategie a 2 classi ( HR = 1.58; p < 0.0001 ).

Secondo gli Autori, il trattamento iniziale con un regime basato su NNRTI o un regime basato sull’inibitore della proteasi, ma non assieme, rappresenta una buona strategia antiretrovirale per il lungo periodo nei pazienti con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV). ( Xagena2006 )

MacArthur RD et al, Lancet 2006; 368: 2125-2135


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