I biomarcatori di infiammazione e di coagulazione, interleuchina-6 ( IL-6 ) e D-dimero, sono predittivi di mortalità per tutte le cause nella infezione cronica da HIV-1. Tuttavia, il loro valore predittivo in soggetti con infezione recente non è stato descritto.
SPARTAC era uno studio randomizzato e controllato che ha confrontato tre strategie di intervento nella infezione primaria da HIV-1 [ nessuna terapia , 12 settimane o 48 settimane di terapia antiretrovirale ( ART ) ].
I livelli plasmatici di IL-6 e D-dimero sono stati misurati in 200 soggetti di varie nazionalità.
I livelli mediani al basale di IL-6 e di D-dimero sono stati, rispettivamente, pari a 1.45 pg/ml e 0.34 mcg/l.
I livelli più alti erano associati con l'età più avanzata ( P=0.008 e 0.004, rispettivamente ).
Elevati livelli di D-dimero erano associati con più alti livelli di HIV-RNA ( p inferiore a 0.001 ).
Tra i 73 partecipanti che non avevano iniziato la terapia antiretrovirale ( follow-up: 225 settimane ), 48 hanno raggiunto l'endpoint primario; in questi pazienti i più alti livelli al basale di IL-6, ma non di D-dimero, erano associati in modo indipendente a un minor tempo nel raggiungimento dell’endpoint primario [ hazard ratio, HR= 1.38 per ulteriori pg/ml; P=0.007 ].
Altri predittori basali erano l'età più avanzata ( p=0.030 ), più alti livelli di RNA ( P=0.033 ) e la più bassa conta di cellule CD4+ ( P inferiore a 0.001 ).
Dallo studio è emerso che i livelli di IL-6 al momento della sieroconversione di HIV-1 predicono in modo indipendente la progressione della malattia da HIV-1 in pazienti con infezione primaria da virus HIV-1. ( Xagena2014 )
Hamlyn E et al, AIDS 2014; 28: 869-874
Inf2014