E’ in corso in Cina una grave epidemia di infezione da virus HIV-1 tra persone che fanno uso di droghe per via iniettiva, e tra coloro che praticano il sesso come attività lavorativa.
Nel giugno 2002 le Nazioni Unite hanno avvertito la Cina di controllare la diffusione dell’infezione da virus HIV-1 , presagendo una “catastrofe inimmaginabile��?.
Dal dicembre 2001 la Autorità Sanitarie Cinesi hanno segnalato 30736 infezioni da HIV-1 , ma secondo le stime delle Nazioni Unite le persone infettate sarebbero tra le 800000 ed 1,5 milioni.
Attualmente la maggior parte (75%) delle infezioni da HIV-1 è stata riscontrata in coloro che fanno uso di droghe per via endovenosa , tuttavia nel prossimo futuro la trasmissione sessuale potrebbe diventare la via predominante di contagio.
In Cina gli omosessuali maschi sarebbero tra i 2 e gli 8 milioni.
Il sistema di sorveglianza cinese per quanto riguarda l’AIDS è rivolto a 5 gruppi a rischio: drogati, prostitute, camionisti, donne in gravidanza e pazienti con malattie sessualmente trasmesse.
Uno studio ha valutato l’incidenza di infezione da HIV-1 in omosessuali maschi cinesi della provincia di Beijing ( Pechino ).
Su 481 uomini sottoposti ad analisi , 15 (3,1%) presentavano un’infezione da virus HIV-1.
Il 49% dei partecipanti allo studio ha dichiarato di avere avuto durante i precedenti 6 mesi , rapporti anali non protetti, ed il 22% ha dichiarato di avere avuto, nello stesso periodo, rapporti vaginali o anali non protetti, con donne.
Gli Autori sottolineano che l’alta percentuale di rapporti non protetti e la promiscuità , potrebbero favorire nel prossimo futuro il diffondersi dell’infezione da HIV-1. ( Xagena2003 )
Choi K-H et al, Lancet 2003; 361:2125-2126
Inf2003